Parma, 15 novembre 2019 – È incentrato su uno dei temi più caldi dell’oggi e del futuro prossimo, la sostenibilità alimentare, il progetto con cui la Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma si è aggiudicata il finanziamento nell’ambito del bando della Regione Emilia-Romagnadestinato a “Progetti triennali di alta formazione in ambito culturale, economico e tecnologico”.Il progetto “Sostenibilità alimentare: da problema globale a opportunità di sviluppo socio-economico regionale”, ora al via, è stato presentato questa mattina al ParmaUniverCity Info Point dell’Università dal Rettore Paolo Andrei, da Margherita Dall’Asta, ricercatrice della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Piacenza, da Daniele Del Rio, Presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma, e da Francesca Scazzina, docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma e co-coordinatrice Master internazionale di I livello in “Food City Design”.Il progetto intende rispondere alle problematiche legate alla crescente domanda di cibo, possibilmente di qualità, e al bisogno che il sistema produttivo riduca il suo impatto sulle risorse del pianeta: un tema che sta diventando sempre più stringente e del quale si sta prendendo gradualmente consapevolezza.Nel contesto della sostenibilità della produzione alimentare, il cammino verso il miglioramento non può prescindere dalla collaborazione fra il pubblico e il privato, fra imprese e enti di ricerca, con la costituzione di una rete attiva e partecipata di filiere agroalimentari che coinvolgono consumatori, aziende, istituzioni, ricerca scientifica ed associazioni. Nel contesto della crescita della popolazione urbana, poi, la traiettoria deve prevedere tappe obbligate a livello di biodiversità e agricoltura urbana (che permettano il miglioramento dell’ambiente cittadino e la maggior accessibilità a una dieta di qualità), di identificazione di concetti di “Food City” e “Food District” nei quali si possano mettere in atto politiche pubbliche efficaci sugli alimenti e l’alimentazione, politiche che siano centrate sull’educazione delle giovani generazioni e dei consumatori, così da costruire una piena consapevolezza della situazione alimentare e dei possibili scenari futuri. Non si potrà poi prescindere dall’implementazione di strategie di food safety innovative, che siano in linea con le nuove produzioni e le nuove tendenze.Il progetto intende affrontare la situazione alimentare odierna e i prevedibili scenari futuri, formando figure in un contesto internazionale che permetta la contaminazione tra realtà dotate di usi, tradizioni e problematiche differenti, per renderle tuttavia capaci, operative e strategiche a livello locale.IL PROGETTO IN DETTAGLIOIl progetto include una International Summer School in “Food Sustainability” e un Master Internazionale di I Livello in “Food City Design”.L’International Summer School in “Food Sustainability” è coordinata dal Prof. Giorgio Pelosi e pianificata insieme al gruppo di lavoro sull’Internazionalizzazione guidato dalla Pro Rettrice Prof. Simonetta Valenti. La Summer School offrirà ai partecipanti, in un doppio curriculum indirizzato a studenti e a professionisti, una visione globale degli aspetti ambientali, economici, giuridici, sociali e comunicativi, riconducibili alla sostenibilità alimentare. L’attività coinvolgerà non solo docenti universitari internazionali ma anche rappresentanti del mondo della produzione primaria e dell’industria. Verranno presentati esempi di protocolli, articolati in requisiti verificabili, che coprano l’intera filiera dalla produzione primaria al confezionamento del prodotto, attenendosi a criteri di carattere ambientale (produzione agricola integrata o biologica, valutazione dell’impatto ambientale secondo gli indicatori di impronta ambientale dei prodotti e nel rispetto delle norme internazionali ed europee, analisi del ciclo di vita, biodiversità misurata sul campo), sociale (rispetto dei diritti dei lavoratori e della comunità, formazione, lotta al caporalato), economico (prezzo equo, distribuzione della ricchezza, efficienza), nutrizionale (valori nutrizionali e salutistici).Il bando per l’iscrizione alla prima edizione della Summer School è pubblicato sul sito http://www.summerschool.unipr.it/con apertura delle registrazioni dal 18 novembre 2019 al 30 gennaio 2020.Il Master Internazionale di I livello in “Food City Design”è stato invece progettato in stretta collaborazione con la Fondazione UNESCO – Parma Creative City of Gastronomy. Il Master, incardinato nel Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, sarà coordinato dalla Prof. Francesca Scazzina e dal Prof. Andrea Fabbri, e rappresenterà un’importante occasione di sinergia di tutte le realtà legate al Food nel contesto di Parma. Formerà tecnici esperti nella gestione di progetti di rigenerazione in grado di riqualificare territori e aree urbane valorizzando beni e identità culturali connessi all’ambito agroalimentare. Il professionista formato dal corso pensa e promuove la cultura del cibo quale leva per lo sviluppo sostenibile. La didattica sarà finalizzata a coinvolgere i partecipanti, favorendo un approccio proattivo sia nell’acquisizione di conoscenze teoriche, sia nella loro applicazione in ambito lavorativo. Testimonianze, workshop, case studies e incontri con professionisti e testimoni saranno l’occasione per un confronto costruttivo e diretto, utile per applicare quanto appreso nelle proprie realtà. Il Master prevede una forte componente del corpo docente proveniente dagli Atenei associati alla Rete delle Città Creative UNESCO (in particolare Mid Sweden University ad Östersund, Universidad de Alicante e University of Bergen) e lo svolgimento di un project work all’estero in una delle città che costituiscono tale rete.Nel progetto va segnalata anche un’importante collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Piacenza, che con il coordinamento del Prof. Marco Trevisan, Preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, organizzerà due eventi: il workshop “Naturvoltaics: an innovative system to combine the production of food, nature based solutions and renewable energy in the city”, che si allinea perfettamente con entrambe le attività “core” dell’iniziativa, e un evento internazionale volto a diffondere i principi della sostenibilità per il settore della ristorazione. Sarà inoltre organizzato, in collaborazione tra Università di Parma e Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza, un evento internazionale sul tema “Food waste and byproducts sustainability”.Sempre in preparazione alle attività didattiche, sarà inoltre organizzato un evento di respiro internazionale dedicato al concetto di “hospitality” in ambito accademico, intesa nel senso di tutte le attività connesse alla ristorazione collettiva in campo scolastico e universitario, con esperti da tutto il mondo che riuniranno le proprie esperienze a Parma.Il progetto si avvarrà della collaborazione e del sostegno scientifico e didattico di EUniverCities, di Parma UNESCO Creative City of Gastronomy e di Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN).Per la realizzazione del progetto il partenariato potrà contare su un finanziamento della Regione Emilia-Romagna di 582mila euro per il triennio 2019-2021 (costo complessivo del progetto 647mila euro).